Perchè parlare di tecnodipendenze?
La nascita e lo sviluppo di nuove tecnologie hanno ampliato l’accessibilità a enormi fonti di informazione e offerto la possibilità di comunicare in tempo reale e a qualsiasi distanza. Alcune modalità di utilizzo degli strumenti multimediali possono rimandare alla presenza nei soggetti di una condizione di “tecno-dipendenza” caratterizzata da fenomeni psicopatologici paragonabili ai meccanismi tipici di altre forme di dipendenza patologica.
Il confronto tra mondi che all’ apparenza sembrano molto distanti tra loro, come quello dell’uso delle nuove tecnologie e quello dell’uso di sostanze psicoattive, offre stimoli di riflessione interessanti se si utilizza una chiave di lettura della dipendenza in termini di relazione circolare tra un soggetto che dipende e l’oggetto che la determina. La dipendenza può essere, quindi, definita come la risultante tra il potere attrattivo che l’oggetto, il comportamento, la sostanza ha in sé stesso e quello che le viene attribuito dalla persona. Dietro ogni dipendenza troviamo sempre una situazione di disagio, una ricerca di soddisfacimento di alcuni bisogni che possono trovare un sollievo immediato e consolatorio attraverso il ricorso all’ oggetto di dipendenza. Ciò può portare l’individuo ad interpretare questo tipo di esperienza come unica modalità di risposta possibile e pertanto ripetibile.
Romeo Specchia
Clicca qui per scaricare l’articolo intero
Lascia un commento →