• 29 MAR 17
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    Mangiare bene per vivere, crescere,imparare, e avere relazioni positive con tutti.

    Mangiare bene per vivere, crescere,imparare, e avere relazioni positive con tutti.

    L’inizio del rapporto tra il cucciolo dell’uomo ed il cibo avviene sempre dentro la relazione con la madre, sia che il bambino venga allattato al seno, sia che si ricorra al biberon.
    La funzione nutritiva si intreccia, sin da subito, alle sensazioni tattili, agli odori, al calore del corpo, alle braccia amorevoli, allo sguardo e alle parole della mamma (ma anche del papà), veicolando così messaggi che riguardano l’affettività.
    Al cibo “buono” corrisponde quindi il vissuto di “mamma buona” e, il conseguente benessere organico diventa allora benessere relazionale.
    Assaggiare la “pappa” per un bambino diventa allora un’esperienza ricca e articolata: implica aspetti emotivi, significa porsi in relazione, fidarsi di chi lo nutre, conoscere, sperimentare… entrano così in gioco: la cura, l’attenzione su di sé/per gli altri, le relazioni interpersonali.
    La competenza alimentare, poi, evolve parallelamente allo sviluppo della mente, della reattività emozionale, delle competenze sociali: il cibo è dunque buono da mangiare, ma anche da sentire e da pensare.
    Queste sono le ragioni per cui il cibo e il comportamento alimentare veicolano dinamiche complesse, i cui riflessi positivi o negativi si possono ripercuotere sia all’interno delle relazioni familiari, sia direttamente nel rapporto del bambino con il cibo.

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    Federica Fella

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